La Comunità Capi è il cuore pulsante del gruppo scout. Non si vede sempre, non sta in prima linea durante i giochi o le attività, ma è lì, dietro le quinte, a costruire il terreno su cui bambini, ragazzi e giovani possono crescere passo dopo passo.
È un luogo fatto di adulti che scelgono di mettersi in cammino insieme. Persone diverse per età, storie e caratteri, ma unite dalla stessa domanda: come possiamo accompagnare al meglio questi ragazzi? In Comunità Capi ci si ferma, si riflette, si discute, si progetta. È una vera comunità educativa, dove ogni voce conta e ogni decisione nasce dal confronto.
Qui si vive la corresponsabilità: si condividono sogni, fatiche, decisioni e visioni. Si impara che educare non è mai un gesto solitario, ma un atto comunitario, in cui ci si sostiene l’un l’altro, si cresce insieme e si impara insieme.
La Comunità Capi è anche il luogo della formazione continua. Ogni capo non smette mai di interrogarsi, di migliorarsi, di rimettersi in gioco. Perché educare significa, prima di tutto, lasciarsi educare.
E poi c’è il servizio: perché fare il capo non è un ruolo, ma una scelta. Una scelta di dedicare tempo, energie e cuore a un progetto più grande, che non appartiene al singolo ma al gruppo, alla comunità, alla città.
Così, mentre i ragazzi vivono le loro avventure nei branchi, nei reparti e nei clan, la Comunità Capi custodisce la rotta, traccia il sentiero e si assicura che ogni passo sia fatto verso la crescita, la libertà e la gioia di ciascuno di loro.